TIPI DI PSORIASI: QUALI SONO E QUAL È IL PIÙ COMUNE?

Esistono diverse classificazioni possibili della psoriasi, basate su aspetti differenti della malattia: localizzazione, gravità e tipologia. In questa sede ci occuperemo di quest’ultimo punto.

Le varie forme di psoriasi presentano caratteristiche peculiari in riferimento alla morfologia delle lesioni e agli aspetti clinici. È possibile individuare 5 tipi principali di psoriasi:1

Psoriasi a placche o psoriasi volgare: placche rosse ben demarcate ricoperte da squame bianco-argentee.

Psoriasi guttata: papule rosse piccole e desquamanti.

Psoriasi pustolosa: caratterizzata da pustole localizzate in varie aree del corpo che generalmente evolvono in croste. Ne esistono diverse tipologie, alcune delle quali rare e gravi.

Psoriasi eritrodermica: estese lesioni infiammate, arrossate ed edematose, con compromissione generale del paziente (febbre, disidratazione, oliguria, ecc.). Ciò può portare a temibili complicanze e infatti questa forma di psoriasi è la più grave.

Psoriasi inversa: si localizza a livello delle grandi pieghe (es: inguinali, ascellari, sottomammarie, tra i glutei), con chiazze lisce ed eritematose di grandi dimensioni.

Il coinvolgimento delle articolazioni è proprio dell’artrite psoriasica o psoriasi artropatica, che è l’altra espressione, oltre alla psoriasi, della malattia psoriasica.

I TIPI DI PSORIASI NON SI ESCLUDONO A VICENDA

Solitamente una persona affetta da psoriasi manifesta solo una delle forme della malattia, ma può anche accadere che tipologie diverse compaiano contemporaneamente, combinandosi tra loro.2

Può accadere anche che una forma evolva in una differente: ad esempio, la psoriasi guttata, che per lo più si manifesta in età pediatrica, potrebbe evolvere in età adulta in altre forme di psoriasi.

Oppure, una psoriasi a placche estesa e non adeguatamente trattata può trasformarsi in psoriasi eritrodermica.

È quindi evidente l’importanza di un monitoraggio costante e di trattamenti mirati ed efficaci, dietro la supervisione di uno specialista.

LA FREQUENZA DELLE SINGOLE FORME DI PSORIASI: QUAL È LA PIÙ COMUNE?

Le diverse forme di psoriasi si manifestano con una diversa frequenza nella popolazione dei pazienti che hanno ricevuto tale diagnosi. La varietà più diffusa è la psoriasi a placche, che insorge tra il 58% e il 97% dei pazienti.3

Un’altra tipologia che si presenta tra i primi posti per prevalenza è la psoriasi guttata, che colpisce tra lo 0,6% e il 20% degli individui con diagnosi di psoriasi e solitamente si manifesta durante l’infanzia o l’adolescenza. La psoriasi inversa si manifesta con una frequenza tra il 12% e il 26% degli individui. La psoriasi pustolosa si presenta tra l’1,1% e il 12% dei casi.

Infine, la psoriasi eritrodermica risulta essere la forma più rara, anche se tra le più temibili: si manifesta tra lo 0,4% e il 7% di tutti i casi di psoriasi.

Le ultime due tipologie sono rare ma rappresentano le forme più gravi della malattia. L’artrite psoriasica, che abbiamo menzionato precedentemente, compare nel 30% dei pazienti,1 e spesso evolve a partire da altre forme di psoriasi.

L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI

Ricorrere alla consulenza di un dermatologo alla comparsa dei primi sintomi cutanei è importante per arrivare il più presto possibile a una diagnosi che possa indicare la tipologia specifica di psoriasi.

Ciò è fondamentale perché, in funzione della gravità, della localizzazione e della tipologia, consente di agire tempestivamente e individuare un trattamento mirato, con l’obiettivo di ridurre i sintomi e l’aggravamento della malattia.

La tipologia e la localizzazione delle lesioni cutanee consentiranno al medico di riferimento di individuare la forma di psoriasi in atto e, se necessario, di procedere con ulteriori approfondimenti diagnostici per escludere eventuali altre patologie.

Lo sapevi che la psoriasi fa parte della malattia psoriasica?

↑ Torna su

Fonti

1. Naldi L et al. Gestione clinica della psoriasi per il medico di medicina generale e lo specialista ambulatoriale. Pacini ed. 2016.

2. Nestle FO et al. N Engl J Med 2009;361(5):496-509.

3. Altomare GF et al. In: Linee guida e raccomandazioni SIDeMaST. Pacini ed. 2011 - pp. 29-56.

4. de Cid R et al. Nat Genet 2009;41(2):211-5.

5. Kimball AB et al., J Am Acad Dermatol 2008;58(6):1031-42.

6. Diallo M. J Clinic Case Reports 2012;2:8.

7. Lebwohl MG et al. In: Treatment of Skin Disease: Comprehensive Therapeutic Strategies 2010 - pp. 626-36.