Quando si riceve la diagnosi di artrite psoriasica, è molto comune chiedersi se malattia possa influire sulle proprie aspettative di vita. In questo articolo vogliamo rassicurare i pazienti: l’artrite psoriasica non è mortale, tuttavia, trattandosi di una patologia cronica, può avere conseguenze sulla qualità della vita di chi ne è affetto.
Entriamo quindi nel dettaglio delle prospettive di vita per il malato, qual è il decorso della malattia psoriasica e soprattutto come ci si convive.
L’artrite psoriasica è una malattia autoimmune, cronica e infiammatoria che interessa tendini e articolazioni1. Può manifestarsi a qualsiasi età con picco massimo di incidenza tra i 20 e i 40 anni e una prevalenza nella popolazione generale che oscilla tra lo 0,5 e l’1%2.
È associata alla psoriasi e può provocare dolore, rigidità articolare e gonfiore con inevitabili ripercussioni sulla qualità di vita del malato1.
Chi è affetto da artrite psoriasica non assiste a una riduzione significativa delle aspettative di vita, tuttavia è fondamentale affidarsi a un reumatologo, seguire le terapie e monitorare in modo costante l’evoluzione del processo infiammatorio per scongiurare conseguenze sulla salute e in particolare sull’apparato cardiovascolare e il metabolismo3.
La malattia, d’altro canto, può causare affaticamento e disagio psicologico e impattare sulla vita del paziente un po’ in ogni ambito, minando la sfera psicofisica e con ripercussioni sul piano sociale4.
L’artrite psoriasica non è una malattia mortale, ma si tratta di una condizione con la quale il paziente dovrà imparare a convivere per tutta la vita.
Dall’artrite psoriasica è una patologia cronica e, almeno fino a oggi, non esiste alcuna cura definitiva1.
Ci sono, però, diverse opzioni terapeutiche che consentono di controllare la sintomatologia, rallentare l’evoluzione della malattia e avere una qualità di vita soddisfacente1. Certamente, l’idea di curarsi per tutta la vita può spaventare, ma una comunicazione efficace con il reumatologo consente di creare un piano terapeutico personalizzato che mira a scongiurare i danni articolari e la successiva disabilità che questi comportano3.
Dal punto di vista prognostico, è invece difficile fornire informazioni precise perché molto dipende dal singolo caso in esame, anche se l’artrite psoriasica è una malattia a decorso intermittente dove si alternano fasi acute a periodi di remissione completa dei sintomi2. Ci sono poi forme più leggere che si risolvono con brevi cicli di terapie antinfiammatorie e presentazioni aggressive, per fortuna, più rare2.
Detto ciò, una prognosi migliore è data dalla somma di diversi fattori quali la diagnosi precoce, “la stadiazione” della patologia e il trattamento mirato2.
Comunque, esistono anche dei fattori in grado di incidere più negativamente sulla prognosi come2:
Vediamo ora nel dettaglio cosa deve aspettarsi chi ha l’artrite psoriasica e qual è l’evoluzione della malattia sottolineando, ancora una volta per la tranquillità del paziente, che la malattia non incide in modo eclatante sulle aspettative di vita.
Per tenere sotto controllo l’artrite psoriasica e non incorrere in danni e deformità articolari permanenti sono importanti una diagnosi precoce, un intervento terapeutico tempestivo e una gestione multidisciplinare del paziente che vede, in prima linea, reumatologo e dermatologo impegnati a monitorare l’evoluzione della malattia e pronti, se necessario, a modificare il piano terapeutico5.
Detto ciò, l’artrite psoriasica resta, per certi versi, una malattia imprevedibile perché alcune persone la sviluppano in forma lieve per poi andare in remissione, mentre altre possono richiedere fin da subito un trattamento più forte5.
In generale, l’artrite psoriasica ha comunque un decorso che consta di tre fasi5.
L’artrite psoriasica è una malattia cronica per la quale il paziente ha diritto a richiedere l’invalidità in una percentuale che varia in rapporto alla gravità delle sue condizioni6.
Le agevolazioni e i benefici, riconosciuti dalla commissione medico legale, possono essere così sintetizzati.
Nonostante il riconoscimento di eventuali agevolazioni e benefici, convivere con l’artrite psoriasica è difficile perché bisogna fare i conti con il dolore che, se non trattato in modo adeguato, non dà alcuna tregua7.
Inoltre, chi ha l’artrite psoriasica deve fare i conti con la malattia nella vita di tutti i giorni adottando una serie di accorgimenti che consentono al paziente di non perdere la propria indipendenza. In questi casi, può essere, per esempio, utile l’installazione di uno sgabello nella doccia per lavarsi più agevolmente, la rimozione di tappeti e oggetti che, sparsi per la casa, possono rendere più difficili gli spostamenti da una stanza all’altra. Non mancano, infine, alcuni trucchetti che agevolano il malato come non usare scarpe con stringhe e abiti con bottoni e riporre quante più cose possibili a portata di mano per evitare di doversi piegare in continuazione8.
Non ci dimentichiamo, poi, che le persone affette da artrite psoriasica devono gestire emozioni difficili come tristezza, rabbia, ansia e frustrazione e, infatti, sono proprio questi pazienti a soffrire maggiormente, rispetto alla popolazione generale, di forme d’ansia e stati depressivi9.
Spesso, i malati si sentono impotenti e stanchi di fronte al dolore cronico che li affligge e non sentendosi compresi dagli altri si isolano, anche se poi, in realtà, l’isolamento è anche dovuto in parte all’impossibilità, causa dolori e limitazioni fisiche, di partecipare ad attività di gruppo. In questi casi, può quindi essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico che sia anche d’aiuto per rafforzare l’autostima, gestire lo stress e comunicare con gli altri9.
L’artrite psoriasica è una malattia autoimmune, cronica e infiammatoria che interessa tendini e articolazioni.
Non è mortale, ma impatta inevitabilmente sulla vita del paziente che, suo malgrado, è costretto a convivere con una malattia, l’artrite psoriasica, che ha sintomi ben precisi e per la quale non c’è cura.
Al fine di garantire una buona qualità di vita al malato, è quindi indispensabile che l’artrite psoriasica sia trattata in modo adeguato con rimedi, o meglio terapie, che consentano di evitare conseguenze come problemi cardiaci, uveiti e danni articolari irreversibili.
È, dunque, estremamente importante affidarsi, fin dalle prime fasi, a un reumatologo che monitori l’evoluzione della malattia e dei relativi sintomi correggendo, laddove necessario, la cura.
Infine, è necessario apportare qualche modifica al proprio stile di vita per rendere, quanto più possibile, sostenibile questa convivenza forzata con la malattia.
Lo sapevi che l’artrite psoriasica fa parte della malattia psoriasica?
Bibliografia