Antonella Losa
Gli studi sulla possibile correlazione tra lo stato del nostro microbiota intestinale – quello che un tempo chiamavamo flora batterica – e la malattia psoriasica, che comprende la psoriasi e l’artrite psoriasica, hanno prodotto articoli di particolare ampiezza e interesse.
Quel che si è visto è che la composizione del microbiota intestinale delle persone con psoriasi può presentarsi con alterazioni significative rispetto a quella delle persone che non ne soffrono.
Le due cose sembrano pertanto associate. Il che però non ci dice – o non ancora – quale sia la causa e quale l’effetto.
È l’insieme di tutti i microrganismi che albergano nel nostro intestino. Si tratta di una comunità costituita per lo più da batteri, insieme a lieviti e virus. Tale comunità - oggi si parla di 100.000 miliardi di microbi appartenenti a circa 1.000 specie diverse - costituisce un vero e proprio ecosistema, il cui stato di equilibrio (eubiosi) o disequilibrio (disbiosi) può associarsi a diversi aspetti dello stato di salute del nostro organismo.
Tra le principali funzioni del microbiota intestinale figurano la produzione di alcune sostanze vantaggiose per il nostro organismo, come vitamine, amminoacidi e “acidi grassi a catena breve”, l’aumento dell’assorbimento di alcuni minerali, la prevenzione di colonizzazione da parte di agenti patogeni, il rilascio di fattori antinfiammatori e la stimolazione della produzione di alcuni anticorpi. Di conseguenza potrebbe avere un’influenza anche sull’infiammazione psoriasica.
Tutto ciò che può far variare l’ambiente intestinale, cui il microbiota si “adatta”. Hanno quindi un ruolo, ad esempio, l’alimentazione e la dieta, oltre che l’assunzione di farmaci (fattore, quest’ultimo, che – nel nostro caso - si aggiunge alla malattia psoriasica nella questione delle alterazioni del microbiota in persone che ne soffrono).
Per quanto riguarda l’alimentazione, possiamo senz’altro fare un focus su:
FIBRE
Un’alimentazione particolarmente ricca in fibre sembra predisporre a un microbiota più ricco e diversificato.
Anche per questo motivo, l’assunzione di ortaggi, frutta, cereali integrali e legumi è particolarmente importante nella nostra alimentazione.
Il ruolo delle fibre, a livello intestinale, è fare da nutrimento per la nostra flora: alcune fibre, in particolare, hanno la proprietà di far crescere in maniera preferenziale alcuni dei cosiddetti “batteri buoni”, che possono contribuire al nostro stato di salute e avere effetti anche sulla malattia psoriasica.
Queste fibre, dette prebiotiche, si trovano in particolare in carciofi, asparagi, cipolle, aglio e cicoria, in cereali integrali come grano, orzo e avena, e nei topinambur.
Una carenza di fibre espone invece maggiormente all’insorgenza di uno stato infiammatorio a livello intestinale, una condizione non ideale in generale e, in particolare, per chi soffre di malattie a base infiammatoria come la psoriasi.
Ricordiamo che la quantità raccomandata per gli adulti è di non meno di 25 g al giorno, contro i 18-20 g consumati in media dalla popolazione italiana secondo le più recenti rilevazioni.
POLIFENOLI
Si tratta di antiossidanti di cui sono ricchi frutta e ortaggi freschi, che abbiamo già visto essere importanti anche per l’apporto di fibre.
L’assunzione di polifenoli sembra corrispondere a un aumento di lattobacilli e bifidobatteri, due generi che comprendono anche specie batteriche con proprietà probiotiche, della cui utilità – a livello generale - parleremo più sotto.
GRASSI
I grassi saturi possono favorire uno stato infiammatorio a livello sistemico anche attraverso modifiche della flora intestinale, e quindi avere conseguenze che vanno dall’intestino alla pelle. I grassi insaturi, al contrario, tendono in generale a sfavorirlo.
Una ragione in più per tenere sotto controllo i consumi di carni grasse, salumi e formaggi a favore, ad esempio, del pesce azzurro di cui sono ricchi i nostri mari.
PROBIOTICI
I probiotici sono microrganismi che, se arrivano all’intestino vivi e attivi in quantità sufficientemente elevate, sono in grado di favorire l’equilibrio della flora intestinale. Li troviamo oggi disponibili in integratori alimentari, oppure in alimenti specifici come alcuni latti fermentati.
La caratteristica di favorire l’equilibrio del microbiota ha una valenza generale, ma attività specifiche al di là di questa sono riferite ai singoli ceppi batterici utilizzati: le può avere un probiotico e non un altro, pur dello stesso genere e specie.
Non siamo ancora arrivati al punto di definire quali ceppi probiotici utilizzare nello specifico in caso di malattia psoriasica. Alcuni ceppi di bifidobatteri e di lattobacilli hanno dato risultati preliminari interessanti: sembra opportuno approfondirne lo studio, e magari in un prossimo futuro potranno darci le risposte attese. Nel frattempo, scopri di più su sull’alimentazione per la psoriasi e la dieta per l’artrite psoriasica più corrette.