Pelle Corpo Mente Salute Cervello Orticaria Cronica Spontanea
Forse qualcuno che conosci è allergico ai gatti o ai cani. Conosciamo tutti piuttosto bene queste condizioni allergiche abbastanza comuni, ma quando di preciso qualcosa che assomiglia a un’allergia in realtà non lo è?
Anche tu hai pensato inizialmente che l’orticaria cronica spontanea fosse una semplice allergia? Perfino il tuo medico potrebbe essere incorso in questo errore comune. Nonostante le similitudini, in generale l’orticaria cronica spontanea non è un’allergia.1
A volte delle sostanze innocue, come il polline o la polvere, entrano in contatto con il nostro organismo e il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo. Questo fenomeno si chiama reazione allergica o allergia.2 Normalmente, entrare in contatto con elementi come il polline non costituisce un problema, ma se in passato hai sofferto di febbre da fieno sai quanto possa essere fastidioso e irritante. Questo accade perché il sistema immunitario scambia il polline per una minaccia reale e avvia una reazione immediata, o talvolta anche ritardata.2
La principale causa di un’allergia è l’attivazione dei mastociti, un tipo di cellule situate nella pelle. I mastociti rappresentano una parte del sistema immunitario che rilascia sostanze chimiche quando questo rileva una “minaccia”.2 Non deve sorprendere che l’orticaria cronica spontanea possa essere scambiata per un’allergia, perché quando i mastociti rilasciano le loro sostanze chimiche provocano la formazione di pomfi pruriginosi, proprio come nell’orticaria cronica spontanea.2
Potrai pensare: se l’orticaria cronica spontanea si presenta come un’allergia e viene percepita come un’allergia, perché non è un’allergia? Anche se il processo può essere molto simile, con i mastociti spesso responsabili sia dell’orticaria cronica spontanea sia delle allergie, nell’orticaria cronica spontanea in genere non c’è alcun trigger esterno.3 Per una persona con la febbre da fieno possiamo essere relativamente certi che il trigger è il polline, ma con l’orticaria cronica spontanea tale evidente elemento scatenante è spesso assente. Le persone con un tipo di orticaria cronica spontanea autoimmune – in cui l’organismo reagisce alle proprie cellule – hanno un’idea abbastanza precisa delle cause della loro orticaria cronica spontanea, ma molte persone devono convivere con la malattia senza neppure sapere a cosa sono dovuti i loro attacchi.3,4 È per questo motivo che in questi casi è estremamente importante rivolgersi ad un dermatologo/allergologo specializzato in grado di giungere ad una eventuale diagnosi di orticaria cronica spontanea, per poter avviare un percorso terapeutico adeguato.
La principale funzione del sistema immunitario è quella di riconoscere le molecole estranee al nostro organismo (antigeni) per poterle eliminare. In particolare, lo scopo del sistema immunitario è quello di proteggere l’organismo da tutti gli agenti che potrebbero essere dannosi, gli antigeni.
Durante la maturazione le cellule immunitarie imparano a tollerare le molecole proprie dell’organismo, in modo tale che la risposta immunitaria non si esprima direttamente contro di loro non riconoscendole. Fino a quando la tolleranza immunologica è attiva non vi è quindi nessuna malattia autoimmune.
Nel momento in cui un numero rilevante di cellule immunitarie diventano auto-reattive, innescano dei processi infiammatori che persistono nel tempo e possono produrre alterazioni permanenti nella struttura anatomica di vari organi, realizzando così quelle che noi conosciamo come malattie autoimmuni.5
Nonostante i sintomi dell’orticaria Cronica Spontanea siano facilmente riconducibili a quelli derivanti da una reazione allergica, sappiamo oggi che le forme di orticaria cronica allergica sono in realtà molto limitate. Le forme più comuni di orticaria sono infatti di origine autoimmune, ovvero quelle la cui causa risulta essere ignota, definite anche idiopatiche. Tra le cause di orticaria cronica troviamo infatti un 60% di casi di orticaria spontanea, un 5% di orticaria vasculite ed un 35% è provocato da cause fisiche che si manifestano quindi a seguito di stimoli fisici che possono essere di diverso tipo. Fanno parte di quest’ultima categoria la variante dermografica, da pressione, da freddo, caldo, solare e vibratoria.
L’orticaria autoimmune è scatenata dall’attivazione di alcune cellule del sistema di difesa, i mastociti e i granulociti basofili che rilasciano istamina e altri mediatori pro-infiammatori, responsabili della comparsa dei sintomi. In particolare, in seguito alla presenza di alcune sostanze riconosciute come antigeni, vengono prodotte le IgE, che svolgono un ruolo molto importante in questo meccanismo, andandosi a legare sulla superficie dei mastociti e dei basofili provocando il rilascio di mediatori infiammatori.6
L’orticaria può essere dovuta ad una reazione allergica, ma nel caso dell’orticaria autoimmune invece è presente una disfunzione proprio del sistema immunitario, che erroneamente riconosce i propri tessuti come estranei e li attacca. Esistono inoltre reazioni avverse ai farmaci, ma non in tutti i casi si tratta di reazioni allergiche. Alcuni meccanismi messi in atto da diversi farmaci, infatti, oltre alle interazioni allergene-anticorpo, sono noti per indurre il processo di rilascio dell’istamina.
Anche lo stress e alcune condizioni fisiche (come il calore o la luce) possono causare l’orticaria.
L’orticaria autoimmune e l’allergia sono quindi due condizioni differenti ma entrambe con un’elevata risposta immunitaria. Nel caso dell’orticaria autoimmune la risposta immunitaria viene indirizzata contro antigeni interni all’organismo, mente nel caso di malattie allergiche, la risposta è diretta contro antigeni esterni ma per lo più inoffensivi.7
I sintomi dell’orticaria autoimmune variano da persona a persona ma generalmente sono riconducibili ai sintomi comuni a tutti i tipi di orticaria e quindi:
È però importante distinguere l’orticaria dalle altre patologie in cui possono essere presenti gli stessi sintomi come pomfi o angioedema, come ad esempio anafilassi, sindromi auto-infiammatorie, angioedema bradichinina-mediato e angioedema ereditario.
Nell’orticaria i pomfi assumono tre caratteristiche tipiche principali:
Il sintomo principale dell’orticaria è il prurito, che delle volte può essere accompagnato da una sensazione di bruciore e di dolore dovuto alla comparsa di angioedema. Nella maggior parte dei casi i sintomi dell’orticaria durano dalle 24 alle 48 ore e alcune persone soffrono di attacchi ricorrenti di orticaria acuta che possono colpire chiunque a qualsiasi età.9
L’orticaria è spesso associata anche alla comparsa di angioedema, ovvero un rigonfiamento che può interessare diverse parti del corpo, come occhi, labbra e genitali.
Di solito, l'angioedema dura da uno a tre giorni e può causare i seguenti sintomi:
Tra le diverse forme di orticaria, sicuramente l’orticaria autoimmune risulta essere una delle varianti più sfavorevoli in quanto non sempre si rileva una risposta pronta alle terapie e soprattutto perché tende a durare nel tempo. Per arrivare ad una diagnosi di orticaria autoimmune è necessario per prima cosa rivolgersi ad un allergologo o dermatologo per escludere tutte le cause scatenanti le altre tipologie di orticaria, per poi procedere all’esecuzione del test con siero autologo.
Il test consiste in un prelievo del sangue del paziente per poi procedere alla separazione della sua parte sierosa attraverso centrifugazione. Una volta ottenuta la parte sierosa del sangue verrà re-iniettata al paziente, con una puntura intradermica nell’avambraccio. Se dopo circa 30 minuti dall’iniezione si ha la comparsa di pomfi tipici dell’orticaria in corrispondenza della sede di iniezione, significa che il test verrà considerato positivo in quanto il meccanismo si è rivelato auto-reattivo. Per essere certi che il test non venga in alcun modo influenzato, è raccomandato che vengano interrotte le terapie che possano interferire con il test, in particolare gli antistaminici.10
Il Progesterone è un ormone steroideo precursore degli ormoni della corteccia surrenale e degli ormoni androgeni. Nonostante una piccola quantità venga prodotta anche dall’uomo, si tratta di un ormone tipicamente femminile, infatti nella donna viene prodotto dal corpo luteo, nell’ovaio e nella placenta. Il progesterone è responsabile della preparazione alla gravidanza degli organi riproduttivi femminili e del mantenimento dell’utero nelle condizioni necessarie per lo sviluppo dell’embrione oltre che alla regolazione del ciclo mestruale.
Il progesterone viene utilizzato inoltre in campi che vanno dalla pillola anticoncezionale alla terapia ormonale sostitutiva, dove il progesterone naturale micronizzato viene utilizzato in concomitanza con gli estrogeni per rendere più basso il rischio di patologie cancerogene endometriali o mammarie.11
Si ritiene che l’orticaria da progesterone sia una risposta immunitaria della pelle al proprio progesterone, e quindi ai cambiamenti ormonali che possono verificarsi durante la fase luteale o la fase premestruale tardiva del ciclo, e quindi quando il livello di progesterone aumenta. Nel giro di pochi giorni dal ciclo mestruale, quando il livello di progesterone scende, ha inizio la fase remissiva dei sintomi.12,13
L’orticaria cronica e i vaccini SARS-Cov-2 seguono percorsi completamente distinti dal punto di vista immunologico e non esiste inoltre alcuna evidenza che l’orticaria cronica rappresenti un fattore di rischio per reazioni avverse al vaccino, o che il vaccino rappresenti un fattore di esacerbazione dell’orticaria.14
È per questo importante per i pazienti che assumono antistaminici per orticaria cronica non interrompere la terapia, in quanto non ci sono evidenze che la terapia antistaminica possa in qualche modo essere un fattore di rischio o interagire col virus Sars-CoV-2. Al contrario è importante per alleviare i sintomi dell’orticaria cronica.15
Per le persone affette da orticaria autoimmune che non abbiano particolari controindicazioni e possono ricevere il vaccino senza particolari problemi di sicurezza, l'efficacia è meno garantita, proprio perché le difese immunitarie sono ridotte o del tutto assenti. I dati relativi alla somministrazione del vaccino nelle persone immunodepresse (il cui sistema immunitario è indebolito) sono in numero limitato, ma è importante sapere che la terapia in corso può essere regolata in base alle indicazioni dello specialista che ha in cura il paziente.16
Il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio dermatologo/allergologo che sarà in grado di valutare la situazione sulla base del personale percorso terapeutico del paziente. Se non sei ancora seguito da un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento dell’orticaria, visita la sezione https://www.lapelleconta.it/orticaria/centri-specializzati/ per trovare il centro specializzato più vicino a te.
I trattamenti delle malattie autoimmuni sono in genere rivolti alla gestione dei sintomi ma raramente sono in grado di curare la malattia stessa. Gli obiettivi dei trattamenti sono infatti:
In circa la metà dei pazienti affetti da orticaria autoimmune i sintomi possono migliorare spontaneamente nel tempo, ma in altri casi richiedono un trattamento cronico; un obiettivo importante è quello di ridurre l’infiammazione, per esempio attraverso il ricorso a cortisone o farmaci immunosoppressivi.
Nonostante ogni paziente necessiti di un trattamento studiato su misura per la propria condizione, spesso è possibile trarre dei benefici in termini di qualità di vita grazie ad un corretto stile di vita
È importante rivolgersi subito ad un allergologo o dermatologo specializzato in modo tale da prendere in tempo la patologia e non aspettare di trovarsi in una fase avanzata senza ricevere le giuste risposte.17,18
L’orticaria è frequentemente associata alla tiroidite, mala relazione esistente tra queste due patologie non risulta essere ancora del tutto chiara. Si presuppone che i pazienti affetti da orticaria siano più vulnerabili allo sviluppo delle infiammazioni, e lo stesso ragionamento si può riportare alle persone con problemi alla tiroide. Questa evidenza è supportata dal fatto che, oltre alla tiroidite autoimmune, esistono altre malattie autoimmuni legate all’orticaria come, ad esempio, il diabete di tipo 2, l’artrite reumatoide, la celiachia ed altre. È inoltre stato verificato che oltre alla patologia tiroidea, valori alti di anticorpi antitiroidei sono più comuni nelle persone con orticaria autoimmune rispetto al resto della popolazione.
La ricerca suggerisce inoltre che, con un adeguato trattamento della tiroide, i pazienti ipotiroidei con orticaria cronica possono avere una remissione della loro orticaria. Per questo motivo è estremamente importante sottoporsi ad un test della tiroide nel caso in cui si sviluppi un’orticaria cronica in modo tale da ricavarne un miglioramento dei sintomi dell’orticaria ma anche della tiroidite stessa.19,20
Lo è, se hai l’orticaria cronica spontanea. Se sei allergico al pelo degli animali, puoi semplicemente evitare i cani e i gatti. Ma cosa succede se non c’è alcun avvertimento? Questo può rendere più difficile l’efficace riduzione di sintomi e può anche far sì che questi ultimi durino più a lungo. Alcuni pazienti si preoccupano spesso per l’attacco successivo, il che rende loro difficile vivere come vorrebbero.
Molte persone lottano contro la natura imprevedibile dell’orticaria cronica spontanea, che compromette la loro vita e le relazioni sociali.21
Se l’orticaria cronica spontanea ti è stata diagnosticata di recente, o se non si riesce a trovare una causa per i tuoi sintomi allergici ricorrenti, probabilmente sarebbe opportuno consultare figure mediche specializzate, come il dermatologo o l’allergologo. Potresti non riuscire a trovare alcuna causa scatenante, ma la diagnosi può essere ulteriormente approfondita, potresti ricavare qualche buon consiglio, beneficiare dei trattamenti disponibili per la gestione dei sintomi, e tutto questo potrebbe contribuire a migliorare la qualità della tua vita.
Se ritieni di avere l’orticaria cronica spontanea, ti consigliamo di visitare l’apposita sezione https://www.lapelleconta.it/orticaria cronica spontanea/ e di consultare il tuo medico circa i sintomi.