Come impostare la visita con lo specialista se soffri di orticaria cronica spontanea
Come per ogni patologia, il primo passo verso una cura efficace dell’orticaria cronica spontanea è quello di impostare un buon dialogo tra medico e paziente, quale parte integrante di un’alleanza terapeutica a 360° che consente di gestire al meglio la propria condizione.
È noto come l’orticaria cronica spontanea sia una condizione complessa che impatta significativamente sulla vita di chi ne soffre: le ricadute della malattia riguardano il rendimento scolastico, quello lavorativo, le relazioni sociali e il benessere psicologico. Anche la diagnosi di orticaria cronica spontanea è spesso complicata. Il paziente si trova ad affrontare frequentemente un viaggio difficile e tortuoso prima di riuscire a trovare uno specialista in grado di inquadrare e trattare efficacemente la malattia.
La percezione che il paziente con orticaria cronica spontanea ha della propria malattia spesso non concorda con la valutazione clinica del medico. Ecco perché parlare in modo approfondito, chiaro e sincero con lo specialista di riferimento, dermatologo o allergologo, senza tralasciare di condividere le implicazioni che la malattia può avere sull’equilibrio psicologico e sulla sfera delle emozioni a livello personale, diventa fondamentale per una corretta gestione della propria condizione.
Una modalità di approccio essenzialmente basata sul confronto aperto, inoltre, faciliterà lo specialista a comprendere la condizione del paziente, impostando il percorso diagnostico- terapeutico più appropriato.
È IL MOMENTO DELLA VISITA: I CONSIGLI PER ARRIVARE PREPARATI
Che si tratti di una prima visita o di un controllo medico periodico, l’incontro con lo specialista è sempre un momento importante in cui il paziente con orticaria cronica spontanea ha l’opportunità di parlare di sé e della propria condizione. Per evitare di trovarsi in difficoltà o, peggio, di dover ripetere la visita medica, è bene quindi arrivare preparati all’appuntamento, anche grazie ad un’agile check-list che permetterà di ricordarsi tutto quello che bisogna portare.
LA CHECK LIST DELLE COSE DA PORTARE
- Esami eseguiti di recente
Prepariamo tutti i referti degli esami che possiamo aver eseguito di recente, sia che si tratti di controlli specifici per l’orticaria cronica spontanea o generali (Emocromo, VES, PCR), così come suggerito dalle linee guida internazionali. È utile portarli per evitare che ci vengano prescritti nuovamente, ma anche per fornire al medico informazioni utili per aiutarlo a confermare o escludere eventuali ipotesi diagnostiche.
Lo specialista, sulla base del quadro clinico del paziente, potrà richiedere ulteriori esami.
- Referti di precedenti visite specialistiche
I consulti con altri specialisti sono utili per velocizzare la raccolta dell’anamnesi da parte del medico che, per la nostra storia clinica, potrà basarsi anche sulle indicazioni già raccolte dai colleghi e dedicare più tempo all’esame obiettivo.
- Elenco dei farmaci assunti quotidianamente
È fondamentale preparare un elenco dettagliato di tutti i farmaci che assumiamo, specificando il nome commerciale e del principio attivo, il motivo per cui si assume ogni farmaco, così come spiegato dal prescrittore, il dosaggio utilizzato o eventuali ulteriori indicazioni e il periodo di somministrazione. Sarà utile allo specialista per capire possibili interazioni tra farmaci e sintomi riscontrati, oppure se viceversa i farmaci attualmente in uso sono in grado di ridurre la sintomatologia dell’orticaria cronica spontanea.
- Questionario UAS7
Se si ha già avuto la diagnosi di orticaria cronica spontanea e il tuo medico ti ha consigliato il questionario UAS7 (“Weekly Urticaria Activity Score”), il diario settimanale che ti aiuta a monitorare l’intensità di pomfi e prurito nel tempo oltre all’evoluzione della patologia, non dimenticartelo a casa!
Sarà utile per poter fornire al tuo medico, fra una visita e l’altra, un quadro reale della tua condizione, partendo dalla tua personale valutazione della sensazione di disagio o di miglioramento dei principali sintomi cutanei dell’orticaria cronica spontanea.
- Documentazione fotografica
Per far capire meglio allo specialista l’andamento della tua condizione di orticaria cronica spontanea, sarà utile anche realizzare delle foto dei pomfi o dei gonfiori che possono presentarsi. Basterà inquadrarli con lo smartphone e conservare nella gallery le immagini da far vedere al medico nel corso della visita.
- Urticaria Control Test
L’Urticaria Control Test è un veloce test, composto da 4 domande, utile a monitorare l’andamento dei sintomi e facilitare il dialogo con il medico. A seconda del punteggio finale, il test indicherà se i sintomi sono sotto controllo o se, invece, non lo sono ed è bene rivolgersi a un centro specializzato nel trattamento dell’orticaria.
DURANTE LA VISITA: COSA RIFERIRE AL MEDICO?
Una volta a colloquio con il medico, non è raro che molti pazienti possano provare un certo stato d’ansia. Magari perché si tratta di una visita attesa da tempo o perché ci si aspetta, finalmente, una diagnosi certa della propria condizione. Per non correre il rischio che il nervosismo prenda il sopravvento, è utile preparare in anticipo una lista di argomenti da discutere con lo specialista.
- Descrizione dei sintomi: è importante illustrare con precisione non soltanto i sintomi dell’orticaria cronica spontanea che abbiamo tenuto monitorati (pomfi, prurito, angioedema), ma anche riportare un’eventuale sintomatologia che non riguarda la pelle, come ad esempio febbre, affaticamento, dolore addominale o alle articolazioni.
- Altre informazioni utili: anche tutte le precisazioni relative all’alimentazione o a punture di insetti devono essere riferite durante la visita. Così come l’eventuale comparsa di pomfi in seguito a stimoli di natura fisica (freddo, caldo, pressione, sfregamento, sole, acqua, sforzo fisico). In questo modo, aiuteremo il nostro medico a comprendere la nostra attuale condizione e a formulare una diagnosi corretta.
- Richiesta di precisazioni: annotiamoci, prima della visita, tutte le domande specifiche sulla malattia che vogliamo rivolgere allo specialista: nessuna sarà mai considerata banale! Sia che si tratti di consigli su come affrontare la vita di tutti i giorni, (quali vestiti preferire, se ci sono attività che dobbiamo evitare, cibi da non consumare…) o chiarimenti riguardo ai trattamenti farmacologici che ci sono stati prescritti. Capire gli obiettivi delle terapie che si stanno seguendo e come esse agiscano è importante per diventare davvero protagonisti della gestione dell’orticaria cronica spontanea e vivere più serenamente.