Andare a teatro è la mia passione, lo sa bene mio marito che ogni anno mi regala l’abbonamento alla stagione di Lirica della nostra città.
Quando nemmeno applaudire gli spettacoli era diventato possibile perché poteva far esplodere i segni dell’Orticaria Cronica Spontanea sulla mia pelle, ho provato un senso di enorme frustrazione.
L’insorgere saltuario di alcuni pomfi che poi scomparivano, è stato l’inizio di un percorso non facile: specialisti, visite, test, diete di ogni genere per scongiurare questa o quella intolleranza alimentare.
Nessuna diagnosi sembrava davvero potesse essere quella giusta e lo stesso valeva per le terapie che di volta in volta assumevo: spesso mi davano grossi effetti collaterali e non tenevano sotto controllo quella malattia indecifrabile che ogni volta tornava più aggressiva di prima.
La mia vita di coppia era andata sempre più complicandosi: con mio marito ero sempre nervosa ed irritabile. Rifiutavo viaggi e cene con gli amici per la paura di non poter controllare il prurito o di ritrovarmi piena di pomfi che mi facevano sentire inadeguata e giudicata.
Non mi guardavo più nemmeno allo specchio, perché la persona che ci vedevo riflessa, stanca, abbattuta e piena di macchie, non ero più io.
La mia pelle non era più il mio abito più intimo, morbido e seducente, ma un saio inospitale, ruvido e pungente.
La mia pelle era diventata il mio nemico.
Quando ormai pensavo che la mia vita sarebbe stata afflitta da questa condanna e mi sono rassegnata al fatto che sarebbe stata ben diversa da come l’avrei desiderata, è arrivata la svolta.
Il giorno in cui l’allergologo mi ha indirizzata verso un nuovo farmaco, ero certa che le cose sarebbero andate come al solito: una pausa lunga il tempo dell’illusione di essermi liberata di quella sofferenza terribile che di lì a poco sarebbe tornata puntuale per devastarmi ancora la vita, peggio di prima.
Invece i pomfi, spariti già quasi del tutto nella prima settimana, non tornavano senza preavviso e più numerosi di prima, non mi svegliavo più nel cuore della notte a causa del prurito.
Nel periodo iniziale, mi sono recata una volta al mese dal dottore per ripetere l’iniezione e un passo dopo l’altro, ho ripreso la mia vita.
Grazie ad un semplicissimo test che posso fare ogni giorno a casa, tengo monitorato l’evolversi dell’orticaria cronica spontanea. Quattro domande e un punteggio compreso tra 0 e 4 per ogni mia risposta: sommo i punteggi e confronto la cifra finale con una scala numerica che mi dice se i miei sintomi sono controllati adeguatamente o no.
Ieri sera a teatro si è inaugurata la rassegna dedicata a Giuseppe Verdi e con mio marito siamo andati a vedere il Nabucco.
Mentre ascoltavo il coro cantare “Va’ pensiero”, mi sono accorta che per la prima volta dopo tanto tempo i miei pensieri erano leggeri, ho stretto forte la mano di mio marito nella mia, nel cuore non sentivo più paura, disagio, incertezza.
Quando l’Opera è finita e gli applausi sono saliti verso l’alto, ho battuto le mani a lungo anche io.
Potevo finalmente applaudire gli spettacoli sul palcoscenico, potevo finalmente applaudire la mia vita.
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