I trattamenti sistemici per la psoriasi si possono racchiudere in due categorie: farmaci sistemici tradizionali e farmaci sistemici di ultima generazione (biologici).
Per quanto riguarda le molecole tradizionali, si tratta di classi terapeutiche che da molti anni sono a disposizione dello specialista per la gestione della malattia.
Come per tutti i farmaci sistemici, caratterizzati da un’azione che ha un impatto sull’intero organismo, la scelta terapeutica deve essere valutata sulla base del profilo di beneficio/rischio del singolo paziente considerando: dosaggi mirati, profilo farmacocinetico, possibili interazioni farmacologiche, insorgenza di effetti collaterali.
Il paziente affetto da psoriasi deve essere istruito attentamente e seguito costantemente dal proprio specialista di riferimento.
Risulta piuttosto evidente come i trattamenti sistemici tradizionali per la psoriasi rappresentino una scelta terapeutica efficace, seppur gravati da controindicazioni significative ed effetti collaterali.1
Per rendere più tollerabile il trattamento, la comunità scientifica ha messo a punto strategie di intervento che prevedono la somministrazione a cicli intermittenti e, in alcuni casi, l’associazione con altri farmaci per ridurre i dosaggi.
Il confronto sincero e costante del paziente con lo specialista è un percorso ineludibile per gestire al meglio la terapia con farmaci così potenti, ma al tempo stesso molto impegnativi.
Lo sapevi che la psoriasi fa parte della malattia psoriasica?
Fonte
1. Gisondi P et al. Italian guidelines on the systemic treatments of moderate-to-severe plaque psoriasis. J Eur Acad Dermatol Venereol 2017; 31(5): 774-90.