La psoriasi delle unghie è una delle manifestazioni più frequenti della malattia: si stima che 9 pazienti su 10 con psoriasi la svilupperanno durante la loro vita.
È quindi estremamente importante tenere monitorate le unghie di mani e piedi e consultare il dermatologo alle prime avvisaglie.
La psoriasi ungueale, infatti, si associa molto spesso a una durata prolungata della malattia ed è un fattore di rischio per la comparsa di artrite psoriasica. Nei pazienti con artrite psoriasica, la psoriasi delle unghie rappresenta spesso l’unica manifestazione esteriore, che a volte può essere accompagnata da psoriasi del cuoio capelluto.
La psoriasi delle unghie è caratterizzata da alterazioni che possono modificarne la struttura e dare origine a manifestazioni cliniche ben precise,1 tra cui:
ispessimento della lamina
striature trasversali o depressioni puntiformi (pitting)
ipercheratosi subungueale
discromie
onicolisi
Tutte queste alterazioni, sia di tipo funzionale sia estetico, impattano negativamente sul paziente, peggiorandone la qualità di vita e aumentandone il malessere psicologico. La psoriasi delle unghie delle mani non è infatti facile da nascondere, con ripercussioni evidenti sulle relazioni personali e sociali del malato.
La diagnosi di psoriasi ungueale richiede, in prima battuta, un’attenta valutazione delle unghie di mani e piedi da parte del dermatologo.
È di enorme importanza recarsi dallo specialista non appena si evidenzino segni sulle unghie: la presenza di psoriasi delle unghie, come anticipato, rende più probabile la progressione verso l’artrite psoriasica.
Sono poi consigliati esami di approfondimento nel caso in cui la psoriasi delle unghie possa essere scambiata con altre patologie:
esame micologico se si sospetta un’onicomicosi,
infezione fungina che può colpire una o più unghie
dermatoscopia se si osservano striature longitudinali nerastre, che potrebbero essere segni indicativi di un eventuale melanoma
Il trattamento della psoriasi ungueale si diversifica a seconda della sua gravità. Negli ultimi anni, l’armamentario farmacologico a disposizione dello specialista si è notevolmente ampliato, ma l’eterogeneità della malattia rende necessaria la personalizzazione del trattamento.
Nella scelta della terapia si dovrà tenere conto di vari fattori: l’estensione della psoriasi sulle unghie, la gravità del disturbo, il condizionamento psicologico e, molto importante, la presenza o meno di artrite psoriasica.
La cura della psoriasi delle unghie2,3 si basa su due approcci terapeutici, diversi a seconda del grado della malattia:
psoriasi ungueale lieve-moderata: è la forma che colpisce la maggior parte dei soggetti con psoriasi. In questi casi risultano indicati trattamenti topici a base di corticosteroidi e analoghi o derivati della vitamina D3.
L’efficacia terapeutica richiede tempi medio-lunghi
psoriasi severa: nei casi in cui il trattamento topico non abbia garantito risultati soddisfacenti, si è soliti passare alla terapia sistemica tradizionale e a quella biologica, quest’ultima da privilegiare se è in corso un coinvolgimento delle articolazioni
Sono molti gli accorgimenti che si possono adottare per limitare i danni alle unghie causati dalla psoriasi, in particolare quando la malattia è agli esordi. Elenchiamone alcuni:
Il ricorso a “trucchi” estetici può essere una strada percorribile, in particolare quando l’evidente disagio derivante dalla manifestazione della psoriasi ungueale rende problematico mostrarsi in pubblico.
In questo caso si può pensare di gestire la malattia con l’impiego di smalti colorati e addirittura la ricostruzione delle unghie, a patto però che si utilizzino materiali di sicura provenienza e che non siano in corso infezioni a livello delle unghie.
Fonti
1. Altomare GF et al. Psoriasi: Linee guida e raccomandazioni SIDeMaST. In: Linee guida e raccomandazioni SIDeMaST. Pacini ed. 2011 - pp. 29-56.
2. Campione E, Bianchi L. New insight into the pathogenesis of nail psoriasis and overview of treatment strategies. Drug Des Devel Ther 2017; 11: 2527-35.
3. Rosso KR et al. Nail psoriasis: a review of the literature. An Bras Dermatol 2014; 89(2): 312-7.
Luisa di Costanzo
La psoriasi delle unghie interessa frequentemente il paziente affetto da psoriasi. È stimato, infatti, che circa il 50-79% dei pazienti colpiti da psoriasi cutanea possa avere un coinvolgimento ungueale, e che oltre l’80% dei pazienti affetti da artrite psoriasica presenti onicopatie.
Il disagio di un interessamento ungueale non è solo estetico, ma anche funzionale, rappresentando spesso (soprattutto se colpite le unghie delle mani) una condizione di forte riduzione della qualità di vita.
Il trattamento dipende ovviamente dalla gravità della condizione clinica, ma spesso si associa a risultati poco soddisfacenti e limitati nel tempo. Le manifestazioni cliniche delle onicopatie psoriasiche dipendono dal coinvolgimento della matrice o del letto ungueale.
Possono essere colpite una o più unghie contemporaneamente, sia delle mani che dei piedi.
Quando viene colpita la matrice, sede di metabolismo dell’unghia, si osservano alterazioni della lamina dell’unghia, mentre una compromissione del letto ungueale interferisce con l’aderenza della lamina dell’unghia.
Le lesioni più comuni variano da depressioni puntiformi della lamina (pitting), all’onicolisi distale, dall’ipercheratosi sub-ungueale alla leuconichia e infine alle cosiddette chiazze color salmone o “macchie d’olio”; si possono inoltre manifestare emorragie sub-ungueali a scheggia e trachionichia.
L’ipercheratosi sub-ungueale è presente nella maggior parte dei soggetti psoriasici: la lamina dell’unghia è sollevata dal letto, in prossimità del margine distale, a causa dell’eccessiva riproduzione di cellule cutanee che si accumulano e non vengono correttamente eliminate.
Questo accumulo crea un ispessimento di colorito bianco-giallastro caratteristico dell’unghia psoriasica. L’ipercheratosi può mantenere attaccati lamina e letto oppure determinare “sbriciolamento” parziale o totale. Tutti questi fenomeni rendono le unghie più predisposte a infezioni batteriche e fungine.
Nel caso di un interessamento lieve e/o moderato e in assenza di un coinvolgimento artritico, la terapia è eminentemente topica. I principali trattamenti locali prevedono l’utilizzo di cortisonici topici, crema a base di analoghi della vitamina D, inibitori topici delle calcineurine. Questi trattamenti possono spesso essere utilizzati in combinazione tra di loro. Per i casi con un maggiore impegno clinico, sia i trattamenti sistemici tradizionali che quelli biotecnologici possono essere utilizzabili con un quadro di efficacia a lungo termine discreto.
In ogni caso, è necessario avere una adeguata e accurata igiene quotidiana. Le unghie vanno tenute sempre pulite, asciutte e corte (tagliate orizzontalmente e arrotondate alle estremità laterali) per ridurre al massimo il rischio di infezioni fungine e batteriche.
Come sempre, è importante evitare il fai da te e per qualsiasi problema o dubbio rivolgersi sempre al Dermatologo per il corretto inquadramento diagnostico e terapeutico.
Lo sapevi che la psoriasi fa parte della malattia psoriasica?
Fonti
1. Bardazzi F et al. Nail Psoriasis: An Updated Review and Expert Opinion on Available Treatments, Including Biologics. Acta Derm Venereol 2019; 99(6): 516-23.