Tra le possibili localizzazioni della psoriasi, l’area del volto è senza dubbio quella che determina il maggior disagio emotivo e psicologico per il paziente che ne è affetto.1
E non è soltanto un problema “estetico”: se la psoriasi coinvolge il volto significa che la malattia si sta estendendo in modo significativo, sebbene le manifestazioni sul viso siano di lieve e/o moderata gravità.
Si può comunque affermare che segni della malattia si evidenzino in almeno la metà dei soggetti con psoriasi nel corso della loro vita.
Le lesioni psoriasiche che affliggono il volto e la zona auricolare sono molto spesso l’estensione di chiazze del cuoio capelluto che “allargano” il loro raggio di azione.
Sono causa di prurito, arrossamenti estesi e desquamazione cutanea.
La psoriasi facciale colpisce più spesso le sopracciglia, la pelle tra il naso e il labbro superiore, la fronte superiore e l’attaccatura dei capelli, ma anche barba e baffi.
Discorso a parte merita la psoriasi dell’orecchio, che richiede una particolare attenzione.
Le manifestazioni tipiche della malattia, con accumuli squamosi, possono infatti coinvolgere il padiglione auricolare e ostruire il condotto uditivo esterno, determinando in alcuni casi una temporanea diminuzione della funzionalità uditiva.
Il trattamento della psoriasi del volto e delle orecchie prevede, nelle forme lievi, l’impiego di creme topiche, in grado di alleviare la sintomatologia e ridurre il prurito.2 Nella scelta dei prodotti da impiegare, è buona cosa rivolgersi allo specialista di fiducia o al farmacista, che sapranno consigliare il paziente nel modo migliore, anche tenendo conto delle caratteristiche specifiche della sua pelle.
Anche il ricorso alla fototerapia, indicato in alcuni casi, deve essere suggerito dal dermatologo.
Se la psoriasi si manifesta in forma severa, la scelta farmacologica può ricadere su terapie sistemiche e biologiche.
In aggiunta alle terapie, sono molti gli accorgimenti che si possono adottare per migliorare le proprie condizioni quando la psoriasi si localizza al volto e alle orecchie. È infatti ampiamente dimostrato che abitudini quotidiane appropriate influiscano positivamente sul decorso della malattia e le sue manifestazioni. Vediamo che cosa si può fare in concreto.
Lavare la faccia quotidianamente. Sembra un consiglio banale, ma a volte non è così. Quando infatti la psoriasi al volto è particolarmente fastidiosa, il paziente può non aver voglia di prendersi cura della propria igiene personale e persino di guardarsi allo specchio. Invece va fatto. Altamente raccomandato l’impiego di saponi specifici per pelli secche e delicate, e poi utilizzare, dietro consiglio del dermatologo o del farmacista, una crema emolliente e lenitiva.
Privilegiare una dieta ricca di nutrienti giusti. Il cibo svolge un ruolo protettivo per la pelle, in particolare se sono in corso infezioni e/o infiammazioni. Vanno evitati tutti quegli alimenti che appesantiscono il fegato – proteine animali, latticini, grassi – per lasciare spazio a tanta frutta e verdura, cereali integrali, legumi e semi oleosi.
Evitare i fattori “scatenanti”. Sono molte le sostanze che non fanno bene alla pelle, ancor di più se malata di psoriasi. Fumo e alcol, per esempio, sono abitudini da sospendere immediatamente. Al bando anche lo stress e un’eccessiva esposizione ai raggi solari, mentre una moderata e costante attività fisica non può che far bene.
Mi posso truccare? Il make up non è certo salutare per una pelle malata. Se non se ne può fare a meno, chiedere consiglio al dermatologo per utilizzare prodotti che non compromettano le terapie in corso.
Fonti
1. Gisondi P et al. Italian guidelines on the systemic treatments of moderate-to-severe plaque psoriasis. J Eur Acad Dermatol Venereol 2017; 31(5): 774-90.
2. Naldi L et al. Gestione clinica della Psoriasi per il medico di medicina generale e lo specialista ambulatoriale. Pacini ed. 2016.
Luisa Di Costanzo
La psoriasi localizzata al volto è tipicamente presente nelle giovani età in circa il 50% dei pazienti con psoriasi, dando luogo a non pochi problemi di ordine psicosociale a causa delle lesioni visibili.
I trattamenti terapeutici non sono semplici e sono spesso poco apprezzati a causa del fatto che non si può overtrattare questa condizione clinica per i potenziali effetti collaterali dei prodotti utilizzati. A ciò si aggiunge che la psoriasi in tali aree è spesso di lunga durata con esordio precoce e spesso viene diagnosticata in modo erroneo come dermatite seborroica.
È possibile classificare la psoriasi del volto in tre categorie sulla base della distribuzione delle lesioni: mista, presente nel 39% dei casi, periferofaciale (37%) e centrofaciale (24%).
La forma centrofaciale pare sia quella più severa, perché sembrerebbe insorgere precocemente e richiedere un trattamento più estensivo.
I pazienti con la cosiddetta forma mista possono avere entrambe le forme con coinvolgimento anche dello scalpo.
In generale, la psoriasi del volto è associata a prurito.
Lo sapevi che la psoriasi fa parte della malattia psoriasica?
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