“Psoriasi prurito insopportabile” è una delle ricerche più comuni sul web in associazione alla malattia psoriasica, e comprenderne il motivo è semplice: il prurito è infatti uno dei sintomi più fastidiosi di questa patologia infiammatoria cronica della pelle e a soffrirne è circa il 60-90% dei malati1.
Tuttavia, la sua comparsa e la sua intensità non hanno nulla a che fare con l’età, il sesso e il tipo di psoriasi e non dipendono neppure dall’ultimo episodio, in ordine temporale, di riacutizzazione della malattia2.
L’intensità dello stimolo a grattarsi dipende, infatti, dalla severità della patologia, mentre tra le aree più colpite figurano gli arti inferiori e superiori, il tronco e il cuoio capelluto. Il collo e il volto sembrano, invece, esserne interessati in misura minore2,3.
Chi soffre di psoriasi sa che imparare a conviverci e conoscerne a fondo i sintomi è indispensabile. Scopriamo quindi perché il prurito può diventare insopportabile e come può essere classificato. Leggi di più per sapere quanto può durare un attacco di psoriasi associato a prurito forte e come alleviare il prurito da psoriasi. E ancora, quali sono le differenze tra il prurito nell'artrite psoriasica e nella psoriasi?
Nella psoriasi, la conoscenza dei meccanismi alla base del prurito diventa essenziale per lo sviluppo di approcci terapeutici innovativi ed efficaci.
Allo stato attuale dell’arte, i mastociti, presenti nella sede cutanea colpita da malattia, rivestono un ruolo di primo piano nella genesi del prurito di diversa entità, che può anche diventare insopportabile.
Le mastcellule, attivate nella pelle infiammata, rilasciano appunto mediatori pruritogenici che interagiscono con pruritocettori, presenti sulle terminazioni dei nervi sensoriali locali, con conseguente stimolazione4. A loro volta, le terminazioni nervose liberano mediatori che attivano ulteriormente i mastociti e si crea così una stretta interazione mastociti-terminazioni nervose locali con l’insorgenza di un circolo vizioso amplificante4.
Questi eventi configurano il processo della cosiddetta neuro-infiammazione alla base del sintomo prurito4. Esposte a eventi neuroinfiammatori, le strutture microvascolari vanno incontro a rimodellamenti con conseguente aumento della permeabilità delle pareti capillari e venulari. Conseguentemente, avviene un reclutamento locale di cellule infiammatorie circolanti, come neutrofili e T-linfociti cellulari che, amplificando l’infiammazione, mantengono e promuovono ulteriormente l’attivazione dei mastociti3,4.
I mediatori liberati da mastociti, terminazioni nervose, T linfociti e neutrofili sono numerosi e suggeriscono l’esistenza di reti di comunicazione intercellulari intracutanee complesse e al momento non del tutto definite3,4. Alcuni mediatori rivestono, inoltre, particolare interesse perché candidati come possibili bersagli terapeutici.
I mastociti liberano, come noto da tempo, istamina e condividono con le terminazioni nervose la capacità di sintetizzare la sostanza P (SP). Producono anche citochine come l’interleuchina-31 (IL-31).
È, infine, importante ricordare la promozione dell’infiammazione da parte di neutrofili e T-linfociti, questi ultimi in grado di produrre anche diverse interleuchine pruritogene (IL-17, IL-22 e IL-23)3.
Nella psoriasi, diversi fattori possono aggravare il prurito fino a renderlo davvero insopportabile e tra questi il calore ambientale, la secchezza della pelle, la sudorazione, l’inverno, l’acqua calda, l’attività fisica e lo stress3,5.
Spesso, nei soggetti affetti da psoriasi, il prurito notturno risulta particolarmente fastidioso perché entrano in gioco tre diversi fattori6.
Tutto ciò può causare disturbi del sonno: l’individuo fatica a dormire bene e ci sono inevitabili ricadute sulla quotidianità6.
Come dimostrano diversi studi, psoriasi e prurito insopportabile possono minare la qualità di vita dei malati causando ridotta autostima, attacchi d’ansia e stati depressivi6,7. Le stesse ricerche parlano anche di una marcata morbilità e di un possibile aumento del tasso di mortalità7.
Nei soggetti con psoriasi, il prurito può essere d’intensità variabile e diffuso a tutto il corpo o circoscritto ad alcuni distretti anatomici5,8.
Quando si parla di psoriasi con prurito localizzato, le aree maggiormente colpite sono il cuoio capelluto, la regione lombare, il palmo delle mani e la pianta dei piedi con tendenza all’aggravamento quando compaiono nuove lesioni cutanee o le placche si espandono3.
Psoriasi e prurito insopportabile espongono, inoltre, gli individui al concreto rischio di grattarsi e, inoltre, il trauma da grattamento può favorire la comparsa di nuove chiazze psoriasiche in parti del corpo fino a quel momento risparmiate (fenomeno di Koebner)3.
Come già anticipato, il prurito si aggrava quando compaiono delle nuove lesioni cutanee oppure le placche psoriasiche si espandono3.
All’origine delle chiazze, c’è un infatti un disordine cronico-recidivante di crescita e attività dei cheratinociti. L’infiammazione promuove la proliferazione delle cellule della pelle accelerandone il naturale ricambio e queste danno il via alla formazione di placche rosse ricoperte da squame biancastre9.
Per provare sollievo dal prurito bisogna aspettare che le lesioni guariscano, ma non si possono fare ipotesi sulle tempistiche3. Tuttavia, c’è un passaggio cruciale sul quale soffermarsi.
Finché la pelle prude, l’infiammazione è in atto. Dunque, non resta che rivolgersi al dermatologo e seguire la terapia prescritta. In questo modo, l’infiammazione si risolverà e, di pari passo, il prurito andrà meglio.
Nell’attesa, si può ricorrere però a rimedi naturali e antistaminici in modo tale da attenuare il fastidio scongiurando così anche il rischio di grattarsi.
Per alleviare il prurito da psoriasi ci sono diversi rimedi, ma non esiste ad oggi un trattamento antipruriginoso efficace al 100%. Come anticipato, la patogenesi di questo sintomo non è infatti del tutto chiara10.
Le alternative proposte sono di tipo naturale e farmacologico, ma è sempre meglio evitare il cosiddetto fai da te e fare riferimento al dermatologo di fiducia.
I rimedi naturali, contro il prurito da psoriasi, accreditati sul web come palliativi sono davvero tanti. Quali sono però realmente efficaci e validi?
Psoriasi e prurito insopportabile sono spesso il motivo per cui si ricorre a rimedi farmacologici.
Gli anti-istaminici attualmente disponibili contrastano il sintomo in maniera più o meno parziale. Per alleviare il prurito da psoriasi, si assume generalmente un antistaminico di prima generazione che, attraversando la barriera emato-encefalica, può però indurre sonnolenza10.
In questi casi, è comunque fondamentale contattare il dermatologo per farsi prescrivere una terapia che aiuti a combattere l’infiammazione sottostante e rallentare il turnover cellulare perché, solo così facendo, il prurito passerà.
Il trattamento viene scelto dal medico di concerto con il paziente in relazione al tipo di psoriasi e alla sua gravità senza mai trascurare i possibili effetti indesiderati di ciascuno di essi14.
Il percorso di cura si fonda, ove possibile, sul ricorso iniziale a trattamenti topici in crema e fototerapia. Tuttavia, in caso di mancato miglioramento, si opta per terapie sistemiche più forti con eventuale associazione di agenti specifici14.
Prima di parlare di artrite psoriasica e prurito, è necessario inquadrare questa malattia. L'artrite psoriasica è un disordine reumatico di natura infiammatoria che interessa in misura maggiore le articolazioni dei soggetti con psoriasi15.
In buona parte dei casi, la psoriasi precede l'artrite psoriasica, ma talvolta può anche essere il contrario15.
L’artrite psoriasica si contraddistingue per sintomi caratteristici come dolore, gonfiore e rigidità delle articolazioni. Tuttavia, non si possono escludere forti attacchi di prurito sostanzialmente riconducibili alla psoriasi sottostante15.
Psoriasi e prurito insopportabile sono una combinazione molto frequente, ma attualmente non esiste un rimedio 100% efficace perché la patogenesi del sintomo non è ancora del tutto chiara.
Tuttavia, non mancano alcune certezze. Nella psoriasi, il prurito può diventare davvero fastidioso quando entrano in gioco fattori aggravanti, compaiono nuove lesioni e le placche si espandono.
Tutto ciò si riflette sulla qualità di vita del malato e sulla sua quotidianità anche perché la psoriasi causa prurito notturno.
Per alleviare il prurito ed evitare di grattarsi, occorre quindi affidarsi al dermatologo e usare rimedi naturali e/o farmacologici.
Bibliografia