La psoriasi guttata colpisce circa il 10% dei pazienti che hanno ricevuto diagnosi di psoriasi.1
La psoriasi guttata si caratterizza per la comparsa di piccole chiazze rosate di grandezza variabile da pochi millimetri2 a due centimetri di diametro, moderatamente desquamanti, spesso localizzate su tronco, braccia e gambe, più raramente anche su cuoio capelluto.
La forma delle lesioni, che ricorda una goccia, dà il nome alla tipologia di psoriasi.
Sulle macchie spesso sono presenti lesioni che causano prurito, ma sono generalmente meno desquamanti rispetto alla più comune psoriasi a placche.
Dopo la prima comparsa, le macchie tendono ad allargarsi e ad assumere forma ovale.
Si manifesta solitamente durante l’infanzia e l’adolescenza, ma non è escluso che possa presentarsi in età più avanzata.
Spesso insorge a seguito di un’infezione da streptococco (episodi infettivi a livello faringeo, tonsilliti). La manifestazione delle eruzioni segue di 1-3 settimane la comparsa del mal di gola.
Sebbene spesso vada incontro a risoluzione spontanea, fino a completa guarigione, a volte può ripresentarsi o addirittura evolvere nella forma a placche.
Il trattamento della psoriasi guttata si avvale dell’uso di preparati topici, vale a dire a uso locale, e di fototerapia: raggi UVB o PUVA (uso di radiazioni UVA in associazione a psoraleni, sostanze fotosensibilizzanti assunte per bocca prima della radiazione).
Anche una moderata esposizione al sole, nelle ore meno calde, può giovare.
A seguito della spontanea remissione della malattia o dopo la fototerapia, possono comparire delle macchie chiare (orlo di Voronoff) ai bordi di quelle che erano in precedenza eruzioni arrossate. Le chiazze biancastre sono asintomatiche e spariscono spontaneamente dopo qualche tempo.
Alcuni dermatologi raccomandano cure antibiotiche o la tonsillectomia per tenere sotto controllo la psoriasi guttata, ma l’efficacia di questo tipo di trattamenti deve essere ulteriormente approfondita.
Dal momento che la psoriasi guttata si presenta frequentemente in età infantile o adolescenziale, è necessario prestare attenzione ai primi sintomi e giungere precocemente a una diagnosi per ridurre al minimo l’impatto della malattia sulla qualità di vita dei pazienti.
L’insorgenza precoce della psoriasi, infatti, rende più probabile un suo aggravamento nel corso degli anni. Un approccio multidisciplinare che tenga in considerazione le eventuali patologie correlate alla psoriasi si rende necessario per minimizzare gli effetti sulla salute nel tempo.
La giovane età di insorgenza, inoltre, richiede - oltre a un’oculata scelta di eventuali farmaci - un’attenta gestione delle conseguenze che la malattia potrebbe comportare a livello emotivo, sociale e relazionale.
In un periodo della vita in cui si forma l’identità, la personalità, l’autostima del giovane, l’esposizione a eventuali forme di stigma, di isolamento, se non addirittura di scherno, è fortemente rischiosa per la salute psicoaffettiva dell’individuo.
Ecco perché un’attenzione a eventuali sintomi depressivi o ansiosi è fondamentale. Serve grande considerazione per l’aspetto psicologico, anche da parte degli specialisti, per instaurare un rapporto di fiducia e individuare precocemente eventuali segnali di disagio.
È fondamentale rivolgersi a centri specialistici.
Infezioni alle vie respiratorie superiori
Tonsilliti
Infezioni da streptococco
Traumi/lesioni alla pelle
Stress
Alcuni farmaci (ad esempio i betabloccanti)
Lo sapevi che la psoriasi fa parte della malattia psoriasica?
Fonti
1. Altomare GF et al. Psoriasi: Linee guida e raccomandazioni SIDeMaST. In: Linee guida e raccomandazioni SIDeMaST. Pacini ed. 2011 - pp. 29-56.
2. La Psoriasi: una patologia cutanea multiorgano. Nuovi paradigmi e strategie di tutela assistenziale (Report del Progetto PACTA), 2016.