I differenti tipi di orticaria

Quanti tipi di orticaria esistono?

Esistono diversi tipi di orticaria, definiti in base alla persistenza dei sintomi e alla causa che ne determina l’insorgenza. L'orticaria può essere infatti provocata da numerose cause, tra cui rientrano reazioni allergiche, punture di insetto, stress emotivi, esercizio fisico e temperature rigide, ma potrebbe anche svilupparsi spontaneamente, senza alcun fattore scatenante.

L’Orticaria deve in primo luogo essere distinta in acuta o cronica e, a loro volta, intermittente o persistente. Nell’orticaria acuta i sintomi durano meno di sei settimane, in caso contrario, se durano più di sei settimane (anche se in modo non continuo), significa che stiamo parlando di orticaria cronica1. Questa differenza non è solo temporale ma esiste una netta differenza fra acuta e cronica, anche in termini di gravità dei disturbi. L’orticaria acuta, infatti, è da considerarsi sempre una situazione allarmante, in quanto nel corso di un breve lasso di tempo i sintomi prendono il sopravvento sul corpo: i pomfi compaiono in maniera localizzata ad un’area circoscritta oppure diffondendosi su tutto il corpo. I pomfi possono essere piccoli o grandi e l’andamento è quello di una scomparsa spontanea di alcuni pomfi e la ricomparsa di nuovi anche in altre parti del corpo. I pomfi durano tipicamente da qualche minuto a qualche ora e solo raramente raggiungono le 24-48 ore di durata. Il prurito è molto intenso e può precedere la comparsa del pomfo.

L’orticaria cronica a sua volta, si differenzia in orticaria cronica inducibile, quando i sintomi sono indotti da un fattore scatenante esterno conosciuto e ben definito 1 ed in orticaria cronica spontanea quando invece i sintomi si sviluppano spontaneamente senza che sia possibile identificare un fattore esterno che li scateni.1

Nell’ambito delle orticarie inducibili, le varianti dermografica, da pressione, da freddo, caldo, solare e vibratoria sono definite orticarie di tipo fisico. Le orticarie non di tipo fisico sono le varianti da contatto, acquagenica e colinergica.3,4

Orticaria cronica o acuta?

L’orticaria viene suddivisa a seconda della durata nelle grandi categorie: acuta e cronica.

L’orticaria acuta è in assoluto la forma più comune e compare come un episodio unico e risolutivo. È la forma che colpisce più spesso i bambini, atopici e i giovani adulti e può presentarsi con prurito e lesioni cutanee (pomfi e angioedema) continue o sporadiche per meno di 6 settimane colpendo il 10-23% della popolazione. La maggior parte delle forme acute si risolve in 24-48 ore e il paziente solitamente è in grado di collegarla ad un evento perché è causata principalmente da infezioni e farmaci. Nell’orticaria acuta la raccolta dell’anamnesi è di primaria importanza.

L’orticaria cronica invece rappresenta un terzo delle forme di orticaria e la sua durata media è di 2 anni: (60%=1 anno, 40%=3 anni), ma può persistere anche per 3-10 anni.

Le lesioni cutanee compaiono, inoltre, maggiormente la sera e la mattina. Tra l’altro il sesso femminile è più colpito e lamenta più prurito.

Clinicamente è identica all’orticaria acuta, ma a differenza di questa le lesioni, continue o intermittenti, durano più di 6 settimane.5

L’orticaria cronica si suddivide in inducibile, se causata da un fattore esterno, e spontanea se non ha una causa scatenante.

Sottotipi di orticaria cronica inducibile

L’orticaria cronica inducibile si divide in due diversi sottotipi:

Orticaria cronica inducibile fisica

Orticaria da freddo

L'orticaria da freddo è la variante più comune tra le diverse tipologie di orticaria cronica inducibile. Le lesioni compaiono dopo l’esposizione ad aria fredda o al contatto con liquidi o solidi freddi. Questa forma di orticaria si manifesta maggiormente durante il periodo invernale ma potrebbe presentarsi in qualsiasi altro momento in seguito all’utilizzo di oggetti troppo freddi o all’ingestione di bevande ghiacciate o cibi freddi, anche l’ingresso in una stanza con aria condizionata potrebbe provocare i sintomi della patologia come pomfi e angioedema. Il contatto prolungato con il freddo, come ad esempio facendo immersioni in acqua fredda, può provocare oltre alla comparsa di pomfi, sintomi sistemici di tipo anafilattico come dispnea, ipotensione o perdita di conoscenza. L’orticaria da freddo inoltre presenta delle manifestazioni più persistenti rispetto alle altre tipologie di orticaria cronica inducibile, i pomfi infatti potrebbero durare più di 24 ore. È consigliato agli individui affetti da orticaria da freddo, recarsi da un dermatologo o allergologo per iniziare un trattamento adeguato alla propria situazione.

Orticaria da caldo

L’orticaria da caldo si presenta subito dopo l’esposizione locale a temperature elevate provocando pomfi circoscritti al sito di contatto e persistono da una a tre ore.

Orticaria solare

L'orticaria solare è una delle varianti di orticaria cronica inducibile più rara e consiste nella reazione della pelle all’esposizione a raggi UV-A. La reazione si presenta già dopo pochi minuti dall’esposizione solare innescando sintomi come pomfi, bruciore, prurito ed irritazioni. In alcuni casi è possibile che si presenti anche sensazione di nausea, mal di testa, debolezza, vertigini o dispnea. L’orticaria solare è prevalente nel sesso femminile e spesso è associata ad atopia.

L'eziologia dell'orticaria solare non è chiara, ma probabilmente il fattore scatenante (ossia la luce ultravioletta) attiva degli elementi cutanei endogeni che agiscono come fotoallergeni, i quali portano alla degranulazione dei mastociti, come accade in altri tipi di orticaria.

Si ritiene che l’esposizione ai raggi ultravioletti attivi nella pelle o nel siero una sostanza che agisce come fotoallergene, cioè un allergene attivato dalla luce. IgE specifiche, dirette verso il fotoallergene stimolano quindi la liberazione di istamina da parte dei mastociti.

Di solito l’orticaria solare si manifesta sulle aree cutanee esposte ai raggi ultravioletti ma in alcuni casi può presentarsi anche in aree coperte dai vestiti. La durata dell’esposizione, l’intensità della luce e le lunghezze d’onda dei raggi ultravioletti sono fattori che ne influenzano la gravità e i sintomi generalmente non durano più di qualche ora al massimo.

L'orticaria solare può cronicizzare ed aumentare o ridursi nel corso degli anni.6

Orticaria da pressione

L’orticaria da pressione si presenta con angioedema localizzato in corrispondenza delle aree cutanee o mucose esposte a pressione indotta da stimoli scatenanti come, ad esempio, portare borse pesanti, sedersi su sedie dure oppure indossare scarpe strette. Dolore, edema, prurito o irritazione compaiono diverse ore dopo l’esposizione e durano più di 24 ore.

In questo caso, solitamente, non c’è la presenza di pomfi sulla pelle ma piuttosto gonfiore e prurito.

Oltre all’anamnesi si può eseguire un esame obiettivo semplice, per diagnosticare l’orticaria da pressione sarà sufficiente esercitare una forte pressione su un avambraccio o sulla spalla per diversi minuti.

Orticaria da vibrazione

L'orticaria da vibrazione è una variante estremamente rara, caratterizzata da angioedema localizzato di breve durata che compare a seguito di una stimolazione ripetitiva della cute dovuta allo sfregamento o alle vibrazioni come, ad esempio, l’utilizzo del martello pneumatico. In alcuni pazienti si associa l’orticaria da vibrazione ad un arrossamento del viso, mal di testa o alla sensazione di sapore metallico. Sono reperti caratteristici la degranulazione localizzata dei mastociti e l'innalzamento dei valori dell'istamina nel siero.7

Orticaria dermografica

L’Orticaria dermografica è la variante più comune di orticaria inducibile e si manifesta con un rigonfiamento e un'infiammazione della superficie cutanea con pomfi fugaci che scompaiono dopo l’applicazione dello stimolo.

Compare tipicamente in seguito allo sfregamento prodotto da indumenti troppo stretti, l’uso di asciugamani o massaggi, il grattamento o la lieve pressione. La reazione compare già dopo pochi minuti dallo stimolo e il prurito è sempre presente. I pomfi possono persistere fino a 2-3 ore. L’orticaria dermografica non deve essere confusa con il dermografismo semplice. Lo stimolo scatenante infatti è lo stesso (pressione + sfregamento) ma non vi è mai prurito e i pomfi durano circa 20-30 minuti.8

Orticaria cronica inducibile non fisica

Orticaria acquagenica

L'orticaria acquagenica è una reazione cutanea rara che compare con il contatto della pelle con l'acqua o altri liquidi, a prescindere dalla loro temperatura o dalla concentrazione salina. In genere, l'orticaria acquagenica si manifesta in giovani adulti e colpisce maggiormente le donne.

Nelle aree esposte al liquido, nell’arco di 20-30 min dopo il contatto, si sviluppano pomfi follicolo-centrici di 1-3 mm circondati da altri pomfi di diametro maggiore. I pomfi sono fugaci, regrediscono lentamente fino a scomparire del tutto. Compaiono sul tronco e sugli arti superiori ad eccezione dei palmi delle mani e delle piante dei piedi.

Tutti i tipi di acqua possono scatenare una reazione in caso di orticaria acquagenica, compresa l’acqua piovana o quella proveniente dal rubinetto. Nei soggetti più sensibili a questa patologia potrebbero comparire i sintomi dopo un bagno in mare o in piscina ma anche al contatto con sudore, lacrime e saliva.

Orticaria colinergica

L'orticaria colinergica viene scatenata da un incremento improvviso della temperatura cutanea a causa ad esempio di un'eccessiva sudorazione, stress emozionale, alimenti piccanti o molto caldi. La reazione si manifesta con l’insorgenza di pomfi pruriginosi di piccolo diametro (massimo 5-6 mm) puntiformi.

Orticaria da contatto

L’orticaria da contatto consiste nella risposta dell’organismo al contatto con fattori scatenanti, come per esempio alimenti, piante, lattice, farmaci, cosmetici, prodotti chimici o tessuti. Questa reazione può provocare pomfi che possono essere localizzati nell’area di contatto oppure diffondersi più ampiamente ma in entrambi i casi scompaiono in poche ore. Il contatto ripetuto con fattori scatenanti può portare a formazione di dermatiti eczematose, per questo è importante rivolgersi subito al dermatologo o allergologo per giungere alla causa delle lesioni cutanee.


Infografica sui sintomi e tipi dell'orticaria


Fattori che contribuiscono a insorgenza della patologia


Il parere dell’esperto


Eustachio Nettis

Pomfi, prurito e angioedema sono i sintomi caratteristici dell’Orticaria sia nella sua forma Acuta che nella sua forma Cronica. La durata della loro manifestazione (minore o maggiore di 6 settimane) è uno degli indicatori utili al medico per giungere ad una diagnosi corretta.

Guarda il video realizzato in collaborazione con il Professor Eustachio Nettis Responsabile Ambulatori del Centro Riferimento Regionale per le Malattie Allergiche ed Immunologiche, Vicepresidente Nazionale SIAAIC (Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica)

  1. Maurer M et al. Br J Dermatol 2013; 168 (2): 455-6
  2. Zuberbier T et al. Allergy 2014; 69(7):868-887
  3. Bernstein JA, Lang DM et al. The diagnosis and management of acute and chronic urticaria: 2014 update. J Allergy Clin Immunol 2014; 133:1270-7.
  4. Radonijic-Hoesli S, Scherer Hofmeier K et al. Urticaria and Angiioedema: Un update on classification and Pathogenesis, Clin Rev Allergy Immunol 2018 ;54:88-101.
  5. https://www.torrinomedica.it/approfondimenti/allergologia/orticaria/
  6. https://www.fondazioneserono.org/stili-di-vita/ultime-notizie-stili-di-vita/orticaria-solare-patologia-molti-lati-oscuri/
  7. https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?lng=IT&Expert=493342
  8. https://allergo.it/orticaria-dermografica-orticaria-cronica-fisica
  9. https://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/orticaria.html